L’ INFARINATA DELLA VAL D' ORCIA

Si fanno incontri gustosi passeggiando per la
Val d’Orcia, nel senese. Noi per esempio abbiamo conosciuto questa infarinata, che viene dritta dritta da una secolare tradizione contadina. Un po’ zuppa, un po’ polenta di mais, è un piatto assolutamente adatto anche ai vegani. La base è quella della ribollita: una zuppa fatta con il cavolo nero, i fagioli e il pane raffermo, minestra povera che veniva cucinata in grande quantità e scaldata poi (“ribollita”) nei giorni successivi. La differenza è però che al posto del pane si mette il fioretto di mais, oltre ad un battuto di finocchietto ed erbe selvatiche. Una volta freddata, l’infarinata si taglia a fette e si frigge in olio d'oliva extravergine. E poi, ad assaggiarla è come le ciliegie… una fetta tira l’altra!


LA LEPRE IN DOLCE E FORTE

Ricordate Pinocchio? Uno dei piatti ordinati all’Osteria del Gambero Rosso dalla volpe fu proprio la lepre in dolce e forte (che la volpe, visto che stava a dieta, ordinò con contorno “di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto"). Si tratta di un piatto antichissimo della tradizione toscana, che ha come ingrediente base (oltre alla lepre)… il cioccolato e la frutta candita! Sembra strano, ma in realtà è una meraviglia: il gusto forte della cacciagione si addolcisce e si arricchisce degli aromi del cioccolato e dei canditi, spezzato dall’aceto che dà una inconfondibile nota di agro-dolce. Ecco perché la ordinò subito questo piatto: la classica furbizia…. del buongustaio!


LA TORTA DELLE QUATTRO CITTÀ

Si tratta di una torta di antica tradizione lombardo-veneta. Deve il suo nome al fatto che sono ben quattro le città che vantano la sua origine: Verona, Vicenza, Mantova e Modena. È un dolce semplice e ricco allo stesso tempo. Farina, uova e zucchero la fanno da padroni, ma quello che la rende diversa è il mix di arancia e rhum, un liquore che nell’800 era molto più esotico di adesso. Esotismo che viene rimarcato dall’utilizzo di spezie come noce moscata, cannella, cardamomo e zenzero. Chissà, forse la torta nasce da un viaggiatore. Ed è sicuramente, per chi la prova, un viaggio in una dimensione diversa del gusto.