EVANDRO MARASCA

Fin da piccolo, aggrappato al grembiule della nonna, incomincio a sporcare la cucina di casa preparando piatti e ricette. Una passione che mi porta, dopo anni di studi, a diventare Chef. Lavoro nelle più prestigiose catene mondiali, come il “Cavalieri Hilton” di Roma. Ma non mi basta. Oltre ai leziosismi della cosiddetta “alta cucina” e alle standardizzazione della globalizzazione, scopro un modo diverso di “fare cibo”: legato alle persone vere, alle tradizioni locali, alla cultura. Inizio con il mondo meraviglioso del pane e della panificazione: un universo di diversità che attraversa tutto il nostro paese. Mi accorgo così che i cibi hanno storie da raccontare: non si tratta solo di gustare un alimento, ma di vivere dentro di sé parti importanti della nostra storia e della nostra identità. Mi avvicino così a “Slow Food”, che mi apre la porta verso un mondo nuovo e antico, abitato da produttori, allevatori, casari, birrai: uomini reali, sapori con nome e cognome.


MAURO SGROSSO

La mia è una storia di passione e di avventura che mi ha portato a girare il mondo, alimentando sempre la curiosità innata per tutto ciò che ruota intorno alla cultura del cibo. Il mio obiettivo è sempre stato uno solo: offrire un’alternativa a tutti gli appassionati della qualità gastronomica, insoddisfatti dei prodotti che la globalizzazione industrializzata propinava. Creo così “La Cantina Socievole”, luogo che ha avuto come missione la ricerca attenta dei singoli, degli artigiani del saper fare, di quelle persone che si sono imposte di non abbandonare la loro tradizione fatta di materie prime eccellenti, di tempo, di cura e amore. Ecco perché siamo “cercatori di sapori”: perché vogliamo selezionare le persone e raccontare le loro storie che sono il vero valore aggiunto. Non solo sapori, ma cultura del cibo. Raccontando le storie dei prodotti, dei vini e soprattutto dei produttori, ho avuto il piacere di imparare piatti dove la semplicità rispetta sempre la qualità della materia prima. Cercando sempre di emozionare e mai di sovrastare.