L’infarinata della Val d’Orcia

Si fanno incontri gustosi passeggiando per la
Val d’Orcia, nel senese. Noi per esempio abbiamo conosciuto questa infarinata, che viene dritta dritta da una secolare tradizione contadina. Un po’ zuppa, un po’ polenta di mais, è un piatto assolutamente adatto anche ai vegani. La base è quella della ribollita: una zuppa fatta con il cavolo nero, i fagioli e il pane raffermo, minestra povera che veniva cucinata in grande quantità e scaldata poi (“ribollita”) nei giorni successivi. La differenza è però che al posto del pane si mette il fioretto di mais, oltre ad un battuto di finocchietto ed erbe selvatiche. Una volta freddata, l’infarinata si taglia a fette e si frigge in olio d'oliva extravergine. E poi, ad assaggiarla è come le ciliegie… una fetta tira l’altra!
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